Papà come ho giocato ?

28.10.2013 16:47

Papà come ho giocato ?

"a me interessa solo vederti soddisfatto perché pensi di aver dato il meglio di te".
Questo un bambino vuole sentirsi dire per acquisire stima in se stesso. E quando lo guardi dalla tribuna o lo accogli a fine partita, ciò che si aspetta non è vederti su di giri perché lui è vincente, ma sentirsi il Campione del Mondo nel tuo cuore.
Prendo come spunto le ultime parole dell'articolo della dottoressa Gasperini, per ricordare, ancora una volta, a me stesso, che esistono bellissimi concetti, che ti permettono leggendoli di stare bene, di crescere. Ma ancora una volta devo fare i conti con la realtà che tutti i giorni vivo sui campi di calcio, una realtà che purtroppo mi porta a cancellare questi bellissimi concetti. Genitori, aggrappati alle recinzioni, ad inveire contro gli "avversari", contro l'arbitro, contro l'allenatore, contr...o il compagno del figlio che non gli ha passato la palla, contro il genitore dell'avversario, insomma contro tutti e tutto. Recenti fatti di cronaca calcistica parlano di risse tra genitori di bambini che svolgevano una tranquilla partita domenicale. Come posso dire a quel genitore che a fine partita deve confortare, incoraggiare e stimolare il proprio figlio. Sono pessimista, lo so, ma la realtà è questa, si "lotta" tutti i giorni, non per insegnare (come dovrebbe essere) calcio ai propri ragazzi, ma per allontanare dalla testa dei genitori pensieri non costruttivi. Dobbiamo stringerci tutti insieme, allenatori, dirigenti, genitori attorno ai nostri ragazzi e dobbiamo, abbiamo il dovere, di farlo, aiutarli a crescere sani, leali verso se stessi e gli altri, consapevoli che lo sport potrebbe essere un compagno ideale per diventare veri uomini, capaci domani di cambiare un mondo che sta andando a rotoli.